Mi chiamo Elisabetta Randazzo e vivo in Sicilia, a Bagheria. Da piccola amavo stare in compagnia di mio nonno, Antonio Landolina, amavo stare con lui perché tra le altre cose era anche un Cantastorie e m’incantavo ad ascoltarlo. Non credevo di poter scrivere, in quel tempo… ma con il passare degli ... (continua)
La sua poesia preferita:
Bevo amarezza
Non c'è bisogno
dare la parola
alle tue labbra
te lo leggo negli occhi
mentre bevo amarezza
che avvelena il cuore
Guardando il tuo animo ferito
senza più lacrime
agli angoli degli occhi
Sulla bocca sdentata
sull'anima graffiata,
gli occhi semichiusi.
Precipita la penna,
in una lettera infinita.
"Mia dolce amata
mai più vedrò il tuo volto,
ed ho paura.
Perfida solitudine,
custodisce... leggi...
L'odore della zagara
Al sorgere del giorno ti rallegra
sentir l'odore della zagara
guardar le fronde fiorite
ricche della loro essenza
e il giallo del limone
intenso come il sole per la terra.
Oh, nostra grande ricchezza
che dal suolo sorgi e... leggi...
Amore, essenza di vita
Ha molte facce, l’amore...
Gioia e dolore,
come il giorno e la notte,
ti fanno respirare.
Amore contorto
tra rami di spine,
morsa nel cuore
che addormenta i sogni
e arsa di sete
inaridisce l’anima.
Tocco di dolcezza
nella luce radiosa,... leggi...
Ricordi della piazza lontana
La follia di Orlando
la luna di Bradamante
i ricordi della piazza lontana.
Un telone disegnato
e tu, con la bacchetta e la sapienza
e la tua voce forte
richiamavi attenzione e meraviglia.
Raccontavi di amori e di battaglie
con la magia dei... leggi...
E penserò a te
Non ci sarà lusinga più grande
del vincolo fra te e me
per ciò che l'uomo saggio
offre al suo sapere
E penserò alla trascorsa notte,
notte dei sensi e dell'anima, e le stelle
col loro volo silenzioso
mi condurranno... leggi...
Ed io ti guardo
Ed io ti guardo
tu, messo in un angolo
con un plaid avvolto sulle gambe
Pensando ancora a chi ti ha lasciato
a chi ormai non ti può sentire
in questo aspro tuo cammino
Coi tuoi sbalzi d'umore improvvisi
i tuoi pianti disperati,... leggi...
”Era lei”
Quel richiamo
di una deliziosa freschezza
mi disse mi riconosci?
come faccio a dimenticare la sua voce!
”era lei”
Ogni tanto giunge a me
nei miei momenti di sconforto
ed io la vedo sospesa
vestita con colori tenui
di un azzurro... leggi...
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Hanno inserito questa poesia nei propri segnalibri: - Alma Gjini - Sara Acireale - Giacomo Scimonelli Possiamo elencare solo quelli che hanno reso pubblici i propri segnalibri.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I commenti dei lettori alla poesia:
Più appropriato sarebbe apparso un titolo diverso, che meglio facesse intendere il senso di questa poesia.
Ne do io un traccia: il titolo poteva essere: "violenza fisica"o, più crudamente, "stupro".
Comunque... poesia d'effetto. (aspide)
Squisita poesia che seppur drammatica nel narrato traccia con abili metafore il "non senso" del ripetersi di vili ignonimie.
Vorrei aggiungere che la scelta del titolo è a mio avviso perfetta metafora del narrato (Moreno Tonioni)
«Non credo che il titolo avrebbe dovuto essere esplicito,(e questa la differenza tra scarabocchiare e scrivere una poesia) perché arriva limpidamente il senso "Il gelo nell'anima", è questo che lascia il violarsi d'intimità, gelo nel controllo di sé, nel suo senso d'integrità e una oscillazione di perdita estrema del proprio essere donna.»
«nell'eleganza dei versi che trafilano il gelo del cuore, la fantastica in delicato enuncia l'efferato con garbo intelligenza e maestria sublime e nel poetico in così evento ne emblema lo stato esposto... dove sentimento acquisisce l'amaro esito sull'amore in deficienza crudele essenza di prepotenza virile... POESIA notevole e molto sentita... nel suo è MERAVIGLIOSA»
«Versi che effettivamente fanno pensare a violenza rivolta verso la donna... Stupro fisico o mentale... L'incipit non chiarisce, comunque, forse è meglio così, se non altro si lascia spazio alla interpretazione del lettore. Anche nel caso si trattasse di stupro fisico comunque è sempre un "gelare su questa terra..." Molto bella con uno stile molto personalizzato e caratterizzante! Piaciutissima!»
«Queste parole indicibili m'hanno fatto sentire tutto, ma senza sconti, ...il gelo, su questa terra... E' gelo morte, gelo rabbia, gelo odio, gelo assoluto male senza perdono, senza purificazione... Un'inverno in primavera, che giunge inesorabile...»
«Il gelo è nell'animo di chi fa e non sente... Non esiste amore per nessuno. Ogni frase una lama. L'oscurità nel cuore ferito e per sempre nel brandello di un giorno Vivo per poco... Metafore e versi di assoluta diretta espressione. Apprezzata moltissimo. Come sempre lettura " Importante". Complimenti!»
«"Su questa terra gelo"... una metafora ben espressa per trasmettere le sensazioni che prova una donna, violata nel suo intimo... Si snodano i versi, carichi di immagini vivide e dolenti per giungere alla chiusa che ben lascia percepire quella sensazione di gelo che accompagna la mente e il corpo di colei che subisce violenza, qualunque essa sia. Letta con apprezzamento, così ho voluto commentare.»
«Versi eleganti, ben stilati che ben esprimono il gelo di un cuore ormai distaccato, sotto l’onda di una violenza, dalle fiduciose aspettative terrene. Molto apprezzata»
«la violenza sulle donne è un qualcosa di ignobile che solo le persone vigliacche possono commettere... l'Autrice è riuscita ad incidere ciò che vive nel cuore e nell'anima di queste povere donne che improvvisamente si sentono solo uno strumento di piacere in mano a meschini esseri... toccante la chiusa... versi ben scritti che colpiscono il lettore...»
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